Con l’accesso libero ai locali scopriamo insieme perché ci sono mancati così tanto
Nel bel Paese dove la convivialità a tavola è elemento fondante della quotidianità, abbiamo per la prima volta fatto i conti con un massiccio take away in stile anglosassone. La pandemia infatti per lungo tempo ha eliminato non solo la socialità, ma anche la ritualità della tavola, che si tratti di quella del ristorante o del bar.
Quanto ci è mancato il poterci accomodare in un locale! Quelle telefonate cui non avremmo mai pensato di dover rinunciare, tanto erano divenute un abituale clichè:
“Per cortesia, ha posto stasera per sei persone?”.
“Mi dà un tavolo vicino alla vetrata sul lago?”.
Ora che le norme da riapertura post Covid lo consentono, pur con tutte le dovute attenzioni, siamo pronti a riappropriarci di questo momento davvero speciale: ci riappropriamo di tavolo e sedie, della tavola e anche della cosidetta “tavolata”!
Infatti un’esperienza culinaria non può essere ridotta meramente al cibo ma va inserita in un contesto, visivo, olfattivo e temporale.
Il caffè al bar, ad esempio, è un rito semplice che possiamo vivere in due modi. Come una pausa per ricaricarci consumandolo al banco, magari scambiando una battuta veloce con il barista, o come un vero momento di relax e degustazione seduti ai tavolini esterni, prendendo qualche raggio di sole e osservando la città in movimento intorno a noi. Il prodotto è identico ma l’esperienza è diversa e risponde alla nostra esigenza in quel preciso istante.
Nell’ambito di un pranzo o di una cena da seduti, le differenze con l’asporto o il delivery aumentano a dismisura. Un ristorante offre anzitutto un impatto visivo, che è determinante per l’atmosfera generale. I colori delle pareti, gli arredi, lo spazio interno o il giardinetto nel verde. Importante è anche la cornice in cui è inserito. Ecco perché una cena a base di pesce sarà più suggestiva consumata su una terrazza vista mare all’aperto, con la brezza che ci sfiora i capelli e le onde in sottofondo o in una suggestiva sala interna dai toni azzurrati.
Anche la città può offrire scorci romantici, magari in cima a un grattacielo o in un cortile interno antico che ricorda il passato e la tradizione. A questo impatto iniziale, perché l’esperienza sia perfetta, devono corrispondere il tipo di offerta culinaria ed il servizio.
La cucina moderna, dalle linee essenziali ed eleganti, è ideale consumata su un rooftop magari a bordo piscina, con servizio impeccabile e discreto. A coronare l’atmosfera, musica lounge e un barman all’altezza dei cocktail più innovativi.
La cucina tradizionale invece trova il suo habitat naturale tra pareti di pietra in un ambiente chic, ma sobrio e dai colori tenui. I piatti saranno presentati in modo semplice e al tempo stesso raccontati con il cuore, come storie di famiglia, mentre l’accompagnamento migliore sarà un pianoforte a volume soft.
Se invece si propongono ricette montanine, uno chalet ad alta quota con vista sulle vette ci farà sentire un tutt’uno con i piatti proposti. Per gli arredi, eccellenti il legno chiaro, i tessuti e tutto quello che suggerisce calore e comfort. Anche qui cordialità e cortesia sono parole d’ordine per un completamento perfetto.
La cena o il pranzo diventano così un vero e proprio viaggio in grado di trasmettere emozioni, profumi, sapori e colori di un concetto particolare di cucina. Questo è ancora più evidente quando parliamo di ristoranti etnici, dove a essere rappresentato è un intero paese, con le sue tradizioni lontane, che improvvisamente sono alla nostra portata racchiuse in delizie culinarie.
Riappropriarsi della tavola (e del tavolo con sedie!) vuol dire dunque avere nuovamente la possibilità di visitare mondi diversi comodamente seduti con chi ci è caro o da soli. Vivere appieno un’idea di cucina immersi in un’atmosfera particolare tutta da esplorare. L’esperienza così vissuta nutrirà in primo luogo la nostra anima per poi deliziare anche il palato.
Via libera, dunque, alla prenotazione del “nostro” tavolo, interno o esterno che sia, per celebrare insieme una tradizione culinaria che rende l’Italia celeberrima in tutto il mondo.