Una delle cose che ci ha impressionato nella recente pandemia è stato che, fra i sintomi ricorrenti della malattia, erano da annoverarsi la mancanza del gusto e dell’olfatto, quasi che questo virus, vigliaccamente, ci portasse via gli strumenti messi a disposizione del nostro corpo per avere un pizzico di felicità di fronte ad un piatto amato, cucinato, gustato e che ci avrebbe riempito il naso di stuzzicanti aromi.
Tutti abbiamo un cibo che ci appaga, che ci fa star bene, che stimola i nostri sensi, che va dritto al cervello, che ci rende felici o che ci consola, un aroma che ci fa iniziare bene la giornata come ad esempio il profumo del caffè che esce dalla moka, le brioches appena sfornate, una fetta di torta alle mele, la tazza di latte caldo, e, cambiando paese, delle uova che friggono nel tegamino, la pancetta croccante abbrustolita, il pane caldo, un porridge con fiocchi d’avena, frutta fresca e bacche: insomma un tripudio di gusti ed aromi di cui ci accorgiamo solo quando vengono a mancare e che rendono il nostro inizio di giornata felice.
E la giornata prosegue fra aromi e profumi che il cibo ci regala. Chi non ricorda il ragù della domenica, l’arrosto croccante e profumato, le calde patate al forno, le fresche insalate e l’olio di oliva profumato, i sentori forti di un piatto di formaggi, il profumo di latte di una succosa mozzarella, il pane casareccio appena sfornato, e un dolce con la panna, la crema chantilly, le bacche di vaniglia e la pasta frolla.
Il tutto che ci fa capire come la felicita abbia mille odori, mille profumi, che ci arrivano attraverso il cibo. Sedendoci a tavola il primo attore che entra in campo è il naso, il primo che ci dice se un piatto ci piacerà o meno, il primo che incontra un profumo ed un aroma che sa di buono, che sappiamo che metterà in moto dei percorsi sensoriali verso il buonumore e la felicità.
Il nostro giorno è fatto anche di queste cose, di questi aromi che ci colpiscono passando davanti ad una panetteria, che ci ingolosiscono di fronte ad una pasticceria, che ci solleticano davanti ad una gastronomia: facciamoci trascinare e abbandoniamoci certi che la felicità è a portata di naso.