No, non spaventatevi, non sono l’ennesimo virologo onnipresente pronto a dettarvi norme scientifiche inoppugnabili sui vaccini ne sono un ottuso no vax che vuol dimostrare con argomenti di aria fritta quanto faccia male vaccinarsi, ma sono solo un sostenitore di vaccini giornalieri per affrontare la vita rendendocela più accettabile, meno noiosa, più divertente, meno monotona, con più colori.
Chi di noi non vorrebbe un vaccino per evitare le persone noiose, quelle che dicono sempre come si stava bene una volta, quelle che hanno sempre qualcosa di cui lamentarsi, quelle che dicono che chi ci comanda non capisce nulla, quelle che pensano ai fatti degli altri e non ai propri, quelle che pensano di avere fatto sempre le cose giuste, insomma tutte quelle che vedono solo loro stesse e non pensano che esistono anche gli altri. Vorrei anche un vaccino che ci presevi dalla bruttezza, dalle trasmissioni televisive con la Durso, dalle pubblicità dei sofficini surgelati o dei polli in batteria, dai dibattiti televisivi urlati e maleducati, dai cine panettoni natalizi, dai personaggi alla Sgarbi, dai pseudo giornalisti sessisti e violenti, dai tuttologi ed esperti del nulla, dalle veline e dai tronisti senza un’anima, dai presentatori e concorrenti del grande fratello, da tutti coloro che ogni giorno ci propinano una televisione priva di qualsivoglia realtà. E poi un vaccino per la bellezza, che ci aiuti a guardare il mondo con gli occhi dei poeti, che ci inviti a leggere le pagine sublimi degli scrittori, che ci porti ad ammirare le opere magistrali dei pittori e degli scultori, che ci faccia viaggiare fra i monumenti dell’antichità, che ci mostri quanto è bella la natura, che ci faccia vedere le opere dell’uomo, che ci faccia sentire il rumore delle onde del mare e respirare l’aria dei monti innevati, che ci renda amica del mondo meraviglioso che ci circonda. Insomma una dose di vaccino giornaliera da assumere sempre per affrontare la vita con ottimismo, che ci apra gli occhi verso il mondo senza preconcetti, che ci faccia vivere guardando il mondo con lo sguardo della speranza.
Da una vignetta di Tiziano Riverso