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Il nostro rapporto con l’Arte

10 Luglio 2020 | di Enrico Tupone

i mondi di carta - Enrico Tupone

Il legame fra i Mondi di Carta e l’Arte con la A maiuscola è stato sin dalla prima edizione un segno forte che ha caratterizzato il nostro festival, teso sempre a dare al pubblico ciò che di più interessante era offerto dal panorama artistico.

Un lungo viaggio fatto in compagnia di grandi artisti e grazie al mecenatismo di Nicola Loi, appassionato mercante d’arte, fondatore dello Studio Copernico ed ideatore di Materima, luogo in cui la scultura e gli scultori hanno trovato accoglienza per esprimere al meglio attraverso le loro grandi realizzazioni un idea e una filosofia della materia fatta arte.

Materima sorge a Casalbeltrame, piccolo comune a pochi chilometri da Novara, e si estende per oltre ventimila metri quadri, comprende un tipico cascinale piemontese trasformato parte in esposizione per le opere, parte in biblioteca, alloggi per gli artisti, biblioteca, magazzini e foresteria.

Al centro della proprietà lo storico palazzo Bracorens de Savoireux, destinato ad ospitare il nucleo iniziale della gipsoteca.

Un rigoglioso giardino accoglie le sorprendenti opere di scultori quali Messina, Pomodoro, Vangi, Perez, Guerresi, Guttuso, Manzù e così via, stupore ad ogni passo, bellezza che lascia storditi come avveniva in passato per i viaggiatori del Grand Tour di fronte alle opere degli artisti.

Un viaggio nel mondo delle grandi sculture iniziato con il cultore della bellezza, Francesco Messina, con un Adamo ed Eva in granito rosso del Brasile, una delle prime opere che grazie a Nicola Loi è stato possibile ammirare in piazza Duomo a Crema, i progenitori del genere umano che, con gli occhi privi di pupilla, rivolgono lo sguardo verso l’alto in cerca di comprensione e di perdono.

Grandi opere, grandi artisti, esposte in precedenza a New York o a Firenze, a Tokyo o a Seul, a Roma o a Mosca, e a Crema.

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