Chi avesse avuto dei dubbi sulle capacità delle donne di fare gli stessi mestieri degli uomini si ritrova oggi battuto su tutti i fronti.
Donne pilota di aerei, donne muratori, donne dirigenti d’azienda, donne ai comandi militari, donne che dirigono aziende agricole, e perché no, donne che producono vini d’eccellenza. Nata un trentina d’anni fa con venti socie in occasione di un Vinitaly, l’associazione “Le Donne del Vino” è cresciuta rapidamente sino ad arrivare alle circa 900 socie odierne, donne capaci di promuovere la conoscenza e la cultura del vino attraverso il contributo di esperienze e conoscenze. Sono donne speciali con un vissuto professionale legato alla vigna e alla cantina e da qui alla tavola, quindi produttrici, ristoratrici, sommelier, enologhe. E inoltre giornaliste di settore, carta stampata e blogger, responsabili della comunicazione e del marketing di aziende vinicole. E come recita il loro sito “Le Donne del Vino sono imprenditrici, gestiscono più di un’attività (cantina, agriturismo, ristorazione). Dinamiche, aperte all’innovazione, viaggiano, sono informate e partecipano a fiere nazionali e internazionali.
Negli anni Le Donne del Vino si sono distinte per le azioni finalizzate allo sviluppo sostenibile dei territori agricoli e la salvaguardia del patrimonio dei vitigni autoctoni rari e dei vigneti storici. Le Donne del Vino sono particolarmente attive nella formazione e, attraverso la scelta di un tema annuale e La Festa nazionale dell’Associazione, in concomitanza con l’8 marzo, mettono in evidenza specifici argomenti, come ad esempio il loro apporto al nuovo look del vino.” E per non farsi mancare niente ecco il ricettario “Le ricette del vino”, la visione femminile nell’abbinamento vino e cibo che vuole rappresentare un punto di riferimento per chi ama la cucina tradizionale ed i grandi vini italiani; ecco quindi 900 ricette dalle 900 Donne del Vino con piatti locali e di antica tradizione, scelti in base all’abbinamento con i vini e i vitigni della stessa zona. Il primo ricettario al mondo che parte dal vino per arrivare al cibo e insegna a preparare la cucina tipica più adatta a gustare i vini della stessa regione Fanno conoscere anzi fanno entrare in quel patrimonio di saperi e sapori che caratterizza le tante “patrie locali” di cui è ricca l’Italia.
E per finire questa ode a delle donne capaci ancora una volta di sorprenderci , come canta Alfredo nella Traviata: Libiamo, amore; amor fra i calici più caldi baci avrà.